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Rendicontazione dello spazzamento stradale: il GPS non basta

News pubblicata il 1 Agosto 2025
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Come garantire una rendicontazione oggettiva e completa dello spazzamento stradale? Analisi delle criticità operative più diffuse

Il lavaggio e spazzamento stradale, meccanizzato o manuale che sia, è una componente essenziale del servizio di igiene urbana. La sua centralità è sancita dal Testo Unico per la Regolazione della Qualità dei Servizi di Gestione dei Rifiuti Urbani (TQRIF), che dedica l’intero Titolo IX alla continuità e regolarità di questa sotto-attività, definendone:

• gli obblighi di programmazione (Art. 42);
• la classificazione delle interruzioni e le relative cause (Art. 43);
• i tempi di recupero in caso di mancata esecuzione (Art. 44);
• l’indicatore di puntualità (Art. 46);
• la durata massima delle interruzioni tollerate (Art. 47).

Questi elementi costituiscono gli standard minimi di qualità tecnica che ogni gestore è tenuto a rispettare, con obbligo di registrazione, storicizzazione e rendicontazione periodica verso ARERA. Ma per garantire indicatori misurabili e certificabili, serve ben più di una semplice raccolta dati. Occorre un vero sistema di controllo di gestione integrato, che consenta non solo il monitoraggio ma anche l’elaborazione e la validazione dei dati, evitando errori dovuti a esportazioni, manipolazioni manuali o passaggio di dati tra sistemi non integrati.

Spazzatrice in azione con anteprima del tracciamento passaggi sul software

Lo stato attuale

A distanza di oltre tre anni dalla pubblicazione del TQRIF, la realtà in Italia è che molti gestori operano ancora con strumenti approssimativi, spesso manuali o, nelle migliori delle ipotesi, semi-manuali, strumenti che difficilmente possono garantire una rendicontazione affidabile. Una delle soluzioni adottate più comunemente consiste nel dotare la flotta di localizzatori GPS, device sicuramente utili ma, da soli, non risolutivi.
I dispositivi GPS collegati alla sensoristica di bordo permettono infatti di rilevare l’attivazione delle spazzole o dei getti d’acqua, restituendo una traccia del passaggio del mezzo. Ma questa soluzione è solo parziale, poiché trascura alcuni aspetti chiave che influiscono sulla qualità e sulla completezza della rendicontazione.
Di seguito vediamo 4 aspetti specifici legati alle attività di lavaggio e spazzamento che spesso vengono sottovalutati e finiscono col rendere la rendicontazione del servizio approssimativa.

Prima criticità – La progettazione cartografica

Problema – Il progetto di servizio costituisce la base strutturale del sistema, ma risulta poco efficace e affidabile se non è supportato da uno strumento di progettazione cartografica che consenta la digitalizzazione, il successivo aggiornamento e la manutenzione continua dei dati. I gestori, spesso, sottovalutano l’importanza di un GIS centralizzato e di un ufficio dedicato alla codifica, al disegno e all’aggiornamento dei dati di servizio.

Soluzione – Adottare una piattaforma webGIS dotata di controlli topologici per la gestione dei network e di funzioni verticali specifiche per la raccolta dei rifiuti urbani, quali:
• gestione dei sensi di marcia
• configurazione dei vincoli orari di transito
• amministrazione delle autorizzazioni
• controllo degli ingressi in retromarcia
• ecc.

Lo strumento GIS deve rappresentare il fulcro gestionale del servizio, costituendo la base dell’intero progetto e, di conseguenza, della rendicontazione.

Seconda criticità – La rendicontazione su aree

Problema – La rendicontazione del servizio sulle aree di spazzamento, che non sono strade (oggetti lineari) bensì piazzali o piazze (oggetti poligonali), è spesso trascurata. Per garantire la rendicontazione si ricorre di frequente a una sensibile approssimazione, considerando come interamente spazzate zone in realtà solo parzialmente pulite.

Soluzione – Utilizzare apparati GPS professionali dotati di logiche di map-matching configurabili in base al tipo di mezzo e capaci di elaborare percorsi su area. Il tracciamento di un veicolo per il trasporto è infatti diverso da quello di un mezzo per la raccolta e ancor più da quello di una spazzatrice, la cui traiettoria ricorda per certi versi quella di un “autoscontro”: rotazioni su sé stessa e
passaggi ripetuti sullo stesso punto. Servono pertanto strumentazioni e algoritmi di rendicontazione specifici; un generico sistema di localizzazione flotte non è sufficiente.

Terza criticità – Il livello di pulizia

Problema – Altro tema critico è il numero di passaggi sulla stessa via, ossia quante volte la spazzatrice transita o dovrebbe transitare sulla medesima porzione di strada. Tale numero dipende da vari fattori, tra cui la stagionalità: in autunno, per la caduta delle foglie, occorrono più passaggi per garantire una pulizia adeguata. Un comune GPS installato su una spazzatrice non riesce a tracciare correttamente questa attività: il mezzo risulterebbe operare in modo anomalo rispetto al percorso lineare di un veicolo.

Soluzione –
Selezionare un software di progettazione e rendicontazione che gestisca il concetto di “peso” sull’asse stradale, consentendo di impostare il numero di passaggi attesi e di rendicontarne l’esecuzione, totale o parziale. È essenziale che il software permetta di variare il “peso” in funzione della stagione, programmando diversi livelli di pulizia attesa in relazione a ghiaccio, pollini, fogliame e altre peculiarità.

Quarta criticità – Lo spazzamento manuale

Problema – Lo spazzamento manuale, spesso abbinato a quello meccanizzato e realizzato tramite l’utilizzo di soffiatori e altra attrezzatura, non viene tracciato, posto che soltanto la spazzatrice è
dotata di GPS. Le attività svolte con scope o strumenti manuali restano quindi escluse dal monitoraggio, pur costituendo parte integrante, ed in alcuni casi come i centri storici, anche sostanziale del servizio.
Soluzione – Dotare gli operatori di un’interfaccia di bordo che consenta di registrare le attività manuali non rilevabili dal GPS del veicolo. Questa funzione è utile anche in caso di assenza di segnale o di guasto del sistema di tracciamento. In fase di rendicontazione sarà necessario poter distinguere tra il servizio registrato in modo automatico e quello registrato manualmente; quest’ultimo, per sua natura modificabile, richiede maggiori controlli e validazione.

I giusti strumenti per risultati misurabili

Le tecnologie disponibili sul mercato sono oggi numerose ma non tutte realmente verticalizzate sulle esigenze dello spazzamento urbano. Alcune soluzioni generaliste, pensate per il fleet management o per la logistica industriale, risultano inadeguate a gestire la complessità e le specificità del servizio pubblico di igiene urbana, dove la progettazione, l’erogazione e la rendicontazione devono essere integrate e verticalizzate. Non si tratta semplicemente di “tracciare” un mezzo, ma di governare un processo.

Un software efficace deve offrire:

  • strumenti di navigazione guidata per l’operatore;
  • progettazione cartografica aggiornabile;
  • rendicontazione automatica e manuale;
  • capacità di modellare stagionalità e specificità operative;
  • integrazione nativa con i sistemi gestionali.

La scelta di queste soluzioni, generiche e spesso anche low-cost, è di frequente dettata dall’illusione di contenere i costi di gestione. Ma non è solo irrealistico pensare di ottenere risultati all’altezza
scegliendo tecnologia a basso costo, è anche poco lungimirante; una soluzione in grado di garantire quanto sopra non può chiaramente costare quanto un qualunque localizzatore GPS.
Attenzione quindi a non cadere nella trappola illusoria del risparmio sulle tecnologie fondanti, perché il rischio concreto è quello di trovarsi poi a constatarne i limiti già dopo poche settimane di utilizzo.

Conclusioni

La qualità del servizio di spazzamento e lavaggio stradale, oltre a rappresentare un elemento percepito direttamente dal cittadino, è oggi oggetto di una regolazione puntuale da parte di ARERA. L’adeguamento agli obblighi del TQRIF non può prescindere dall’adozione di strumenti digitali verticali e specializzati, che consentano una gestione realmente integrata del servizio, dalla progettazione alla rendicontazione finale.
In un contesto in cui i dati rappresentano il principale riferimento per la valutazione delle performance, è essenziale che ogni ente gestore investa in soluzioni tecnologiche adeguate, capaci di restituire indicatori affidabili, verificabili e allineati agli standard di qualità tecnica richiesti.

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Articolo pubblicato sulla Rivista GSA Igiene Urbana (n.2 – apr-giu 2025)
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