Indipendentemente dall’oggetto del Bando di Gara, il combinato disposto delle indicazioni del PNRR e del Nuovo Codice degli Appalti (NCdA – operativo dal 01 luglio 2023), impone un nuovo e diverso approccio nell’applicazione del criterio essenziale della “scelta più vantaggiosa per l’Amministrazione Pubblica”.
Parole chiave del NCdA I concetti citati nel PNRR (gold plating e regulatory sandbox) orientati a ricercare “efficienza e qualità di risultato”, sono stati tradotti in italiano e sintetizzati in due parole chiave presenti nell’introduzione del NCdA: si parla infatti di “Risultato”, come obiettivo principe del fare, e di “Fiducia”, come premessa da riconoscere a chi deve fare. Per chi vuol intendere, si tratta di un caloroso invito (quasi unobbligo morale) ad abbandonare la deleteria pratica della “burocrazia difensiva” per sposare coraggiosamente un processo di “assunzione di responsabilità” nelle scelte.
La “scelta più vantaggiosa per l’Amministrazione”, nel rispetto dei principi esposti nel NCdA, impone infatti alla Committenza di realizzare un’analisi economica che valuti bene la differenza tra costo e investimento. Un minor costo iniziale, apparentemente anche significativo, non necessariamente porta a un risparmio nel tempo; al contrario, potrebbe portare a un aumento di costi per mancato o ritardato raggiungimento degli obiettivi.
Va inoltre considerato che l’acquisto di tecnologie abilitanti (hardware, software, banche dati e formazione) è un investimento che molto spesso va ben oltre la durata di 5-7 anni di un appalto del servizio di raccolta e che resta patrimonio dell’Ente.
In ambito RSU, quale sia la “scelta più vantaggiosa” ce lo suggeriscono i numerosi case-study e la ricca documentazione tecnica, reperibile su riviste di settore e di pubblico dominio, che dimostrano come il passaggio da Tassa (TARI) a Tariffa corrispettiva (TARIP), schematizzato in fig.1 […]
Articolo pubblicato sulla Rivista GSA Igiene Urbana (n.1 – gennaio-marzo 2024)