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E’ uscito il rapporto “Comuni Ricicloni 2023”

News pubblicata il 11 Luglio 2023
Ambiente e rifiuti ComuniRicicloni Legambiente raccolta differenziata Tariffa Puntuale

Disponibile l'edizione n.30 del rapporto di Legambiente sui comuni più virtuosi

Cresce il numero dei Comuni con una gestione virtuosa dei rifiuti in tutta Italia

Lo scorso 6 luglio si è tenuta a Roma la cerimonia relativa al rapporto annuale “Comuni Ricicloni” di Legambiente, durante la quale sono stati premiati i Comuni italiani che si sono contraddistinti per l’impegno nella raccolta differenziata e lo smaltimento corretto dei rifiuti.

Secondo i dati del rapporto del 2023, il numero di Comuni “Rifiuti Free”, ovvero quelli con una produzione pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento inferiore ai 75 chilogrammi, è salito a 629, registrando un incremento di 39 (+6%) rispetto all’edizione precedente.

Questo dato rappresenta il numero più alto mai raggiunto nell’ambito dell’iniziativa, che quest’anno giunge alla sua 30esima edizione: il rapporto  è nato infatti nel 1994, 3 anni prima dell’emanazione del Decreto Ronchi (1997) che per primo ha cominciato a regolare la raccolta differenziata in Italia. Ne è passata acqua sotto in ponti da allora, quando Legambiente premiava 10 Comuni lombardi per aver superato quota 10% di raccolta differenziata.

grafico andamento comuni Rifiuti Free secondo Legambiente

I dati aggiornati

Il Nord Italia rimane in testa con 423 Comuni Rifiuti Free, che corrispondono al 67,2% del totale (+32 rispetto all’anno precedente). Il Sud Italia ha però fatto registrare un incremento significativo, con 176 Comuni Rifiuti Free, rappresentando il 28% (+11 rispetto alla scorsa edizione). Tuttavia, il Centro Italia ha visto una leggera flessione, con soli 30 Comuni virtuosi, pari al 4,8% (-2 rispetto all’anno scorso).

Tra le regioni che hanno ottenuto risultati positivi, la Sicilia ha più che raddoppiato il numero di Comuni virtuosi, passando da 9 a 23, mentre la Sardegna ha addirittura triplicato tale numero, salendo da 10 a 30. Altri miglioramenti significativi sono stati osservati in Piemonte, che è passato da 18 a 49 Comuni virtuosi, e nel Veneto, che ha aggiunto 18 Comuni alla lista, raggiungendo così un totale di 169 Comuni Rifiuti Free.

Fra i Comuni premiati siamo orgogliosi di poter annoverare anche alcuni enti o consorzi con i quali siamo felici e fieri di collaborare e che si avvalgono di software sviluppati da I&S.

Nella categoria Consorzi sopra i 100 mila abitanti troviamo:

Classifica consorzi sopra i 100mila abitanti

Nella categoria Consorzi sotto i 100 mila abitanti troviamo:

Per leggere l’intero rapporto, consulta la versione PDF scoprire di più scarica il dossier completo.

Classifica consorzi sotto i 100K

Porta a porta e Tariffa Puntuale sono il futuro

Nonostante i progressi compiuti, secondo Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, c’è ancora molto da fare. “I centri urbani, inclusi quelli con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti, affrontano maggiori difficoltà nella gestione efficiente delle raccolte se non sono adeguatamente progettati e organizzati”. Zampetti sottolinea inoltre

l’importanza di diffondere sistemi di raccolta che combinino qualità e prevenzione dei rifiuti, come il porta a porta combinato con la tariffazione puntuale.

Aggregazioni virtuose: l’esempio dei consorzi

Un aspetto positivo da evidenziare è che dei 3.518.952 cittadini residenti nei Comuni Rifiuti Free, ben 2.436.999 (il 69%) vivono in Comuni in cui la gestione dei rifiuti avviene a livello consortile. Ciò testimonia l’efficacia dei sistemi di gestione su larga scala, come dimostrato dai Consorzi veneti della provincia di Treviso. Ad esempio, il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave si sono classificati al primo e al secondo posto nella speciale classifica “Cento di questi Consorzi” per i centri con oltre 100.000 abitanti. Questi consorzi gestiscono la raccolta dei rifiuti per un totale di 555.694 e 299.107 abitanti rispettivamente, mantenendo una produzione di rifiuti destinati allo smaltimento inferiore ai 50 kg pro capite all’anno.

In conclusione, i risultati del rapporto evidenziano l’importanza di promuovere sistemi di gestione dei rifiuti sostenibili e di coinvolgere attivamente i cittadini nella riduzione dei rifiuti e nel riciclaggio. Sono necessari ulteriori sforzi a tutti i livelli amministrativi affinché le esperienze virtuose premiate diventino una prassi nazionale di economia circolare, anche grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la gestione dei rifiuti.

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