Ci sono luoghi comuni che frenano l’applicazione della TARIP. I punti chiave del DM TARIP del 2017 sono pochi, chiari e semplici. Quindi passare a Tariffa Corrispettiva costa meno di quanto si creda e conviene a tutti.
La Tariffa Corrispettiva richiede l’adozione di un modello industriale di tipo 4.0. Ci sono Modalità e Tecnologie da utilizzare da cui non si può prescindere.
Oggi è noto dove non si deve sbagliare per ottenere risultati nel breve periodo. In attesa delle disposizioni di ARERA nel campo dei rifiuti come già ha fatto per il GAS e l’Acqua.
Questo documento è frutto di un più che ventennale periodo di approfondimento delle modalità e tecnologie abilitanti. L’applicazione della nuova filosofia di gestione dei rifiuti si concretizza in una metodologia operativa per addebitare il servizio al cittadino applicando criteri “sinallagmatici” e quindi più equi. Di tutto ciò si è iniziato a parlare compiutamente con l’avvento della Legge RONCHI del 1997 quando, per la prima volta, è stato introdotto il concetto “chi più inquina … più paga”. Si tratta di un concetto che può essere coniugato in un’affermazione più vicina al cittadino comune: “chi meno produce … meno paga”. Con la Legge RONCHI è nato, per gli addetti ai lavori, lo slogan “dalla Tassa patrimoniale … alla tariffa Corrispettiva”.
Il lavoro non ha la pretesa di colmare da solo questa mancanza ma di fornire una raccolta ordinata d’informazioni esposte in forma di “Manuale d’USO”. Un Manuale per applicare le Tecnologie Abilitanti che, nel rispetto della definizione di “innovazione combinatoria”, risultano determinati per sviluppare il Processo TARIP sintetizzabile in 4 fasi temporali. Il Manuale prova a descrivere come sia possibile passare indenni dal Modello di tipo Burocratico della TARI Patrimoniale ad un Modello di tipo Industria 4.0 necessario per la Tariffa Corrispettiva.