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Centri di raccolta: con o senza operatori?

News pubblicata il 4 Marzo 2024
Ambiente e rifiuti app cdr ecocentri isoleecologiche raccolta differenziata

Un'analisi dettagliata sull'opportunità o meno di presidiare le isole ecologiche

La principale funzione dei CRM o isole ecologiche è quella di agevolare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, offrendo ai cittadini un luogo dove poter recarsi per smaltire correttamente i materiali che, per vari motivi, non rientrano nella raccolta differenziata programmata o su chiamata. Presso le isole ecologiche è consentito ad esempio il conferimento dei RAEE e degli inerti, ingombranti, olii esausti, etc.

Isole ecologiche: essenziali sì, ma come?

In generale, un’isola ecologica è definibile come un’area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, messa a disposizione dei cittadini (utenze domestiche e non). I cittadini, durante l’orario di apertura, possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, come ad esempio i rifiuti ingombranti.

L’utilità principale è quindi quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente.

Esistono molte tipologie di CRM, che possono variare a seconda della localizzazione, delle tipologie di rifiuti accettati, dei servizi offerti, delle dimensioni e disposizione degli impianti, etc.
Alcune isole ecologiche sono fisse, altre sono invece mobili, possono essere interrate, seminterrate o fuori terra e, ultimo aspetto ma non per importanza, possono essere presidiate da operatori oppure no.

Proprio di questa caratteristica ci vogliamo occupare con questo articolo, nel quale ci concentriamo sui pro e contro dei centri di raccolta materiali presidiati, rispetto a quelli che non lo sono.

Esempio di operatore che legge una ecocard o tessera sanitaria per accesso al CRM

Isole ecologiche presidiate: perché preferirle

Anche se esistono delle eccezioni (ne parleremo più avanti), in linea generale è sempre preferibile optare per CRM presidiati da personale specializzato. I vantaggi di questo approccio sono numerosi e superano di gran lunga gli svantaggi (o presunti tali). Vediamo perché.

Maggiore Qualità nella Raccolta: Indipendentemente dal fatto che avvenga per incuria o per scarsa conoscenza, un conferimento di materiale non correttamente differenziato può tradursi in un danno economico e ambientale non indifferente. La presenza di operatori permette una migliore supervisione e guida nella corretta separazione dei rifiuti, aumentando la qualità complessiva della raccolta differenziata e di conseguenza producendo un risparmio in termini di costi di smaltimento: i centri di raccolta materiali presidiati da operatori sono infatti in grado di intercettare percentuali importanti di materiale riciclabile che andrebbe altrimenti perduto.

Assistenza Diretta agli Utenti: Gli operatori possono fornire assistenza diretta agli utenti, rispondendo a domande, facilitando la corretta disposizione dei materiali e contribuendo al coinvolgimento attivo del cittadino nella raccolta differenziata, contribuendo così all’educazione ambientale e alla formazione sul corretto smaltimento dei rifiuti.

Prevenzione dell’Abbandono Illecito: La presenza di personale riduce il rischio di abbandono illecito di rifiuti non conformi, in quanto gli operatori possono controllare non solo gli accessi ma anche i conferimenti, cosa impossibile da fare nel caso di isole ecologiche non presidiate, che spesso diventano punti di conferimento “liberi” per effetto di chi arriva senza la tessera perché l’ha dimenticata a casa. Questo riduce inoltre anche il fenomeno del “turismo dei rifiuti” da parte di cittadini che risiedono e dunque pagano la tariffa altrove, che non hanno quindi diritto a conferire in quel CRM.

Gestione Efficiente dell’Impianto: Gli operatori possono garantire una gestione più efficiente dell’impianto, gestendo i flussi di traffico, riducendo i tempi di attesa e garantendo un servizio di manutenzione tempestivo, ad esempio segnalando alla centrale le attrezzature da sostituire, i contenitori da svuotare, etc.

Utilizzo dell’impianto anche come sportello al cittadino: ad esempio per la consegna/ritiro di attrezzature e sacchetti, etc. Questo consente di suddividere su più impianti un aspetto operativo altrimenti demandato alla sede centrale, con potenziale disguido per il cittadino (che deve recarsi in due posti differenti invece che in uno solo) e potenziali criticità anche per la sede centrale amministrativa (l’ente dovrà comunque prevedere del personale di supporto e prevedere un certo livello di traffico, adeguato spazio per il parcheggio, raggiungibilità con i mezzi pubblici, etc.).

Possibilità di istituire sistemi di premialità: avendo una maggiore certezza della qualità del conferito perché controllato, è possibile ipotizzare di istituire dei sistemi di bonus e premi legati ai conferimenti, anche sotto forma di sconti in bolletta; approccio che, come dimostrano diverse ricerche, ha il pregio di sensibilizzare e educare la cittadinanza, innescando un circolo virtuoso.

operatore ecocentro che porta sacchi

Maggiore sicurezza: la presenza sul posto di personale qualificato è un elemento che certamente va ad influire positivamente anche sulla sicurezza, intesa sia come integrità fisica dei conferenti che dell’impianto stesso.

Le argomentazioni a sfavore

Esistono chiaramente anche alcune argomentazioni a sfavore degli ecocentri presidiati, alcune più fondate di altre, a nostro avviso. Infatti le isole ecologiche con operatore, seppure foriere di moltissimi vantaggi, non sono chiaramente applicabili sempre e ovunque.

Vediamo insieme quali possono essere le principali osservazioni in merito:

Costi Operativi Elevati: La presenza di personale comporta costi operativi più alti, inclusi stipendi, formazione e assicurazione del personale. Ma è proprio così? Se è vero che per la gestione di un CRM presidiato è necessario tenere in conto i costi del personale, è anche vero che nel caso di isole ecologiche non presidiate va tenuto in conto il costo per la tecnologia necessaria all’identificazione degli accessi (totem, colonnine o calotte). Inoltre, la presenza dell’operatore consente un facile monitoraggio dei livelli di riempimento delle varie frazioni: volendo deputare questa misurazione a delle macchine, sicuramente vanno considerati dei costi aggiuntivi per i sensori di livello.

Possibili Code o Tempi di Attesa: Durante le ore di punta, potrebbero verificarsi code o tempi di attesa a causa dell’assistenza diretta fornita agli utenti. Ma ciò è sostanzialmente vero anche nel caso di isole ecologiche non presidiate che prevedano l’identificazione dell’utente, e le tempistiche dipendono forse più dal metodo/strumento scelto per l’identificazione che dal fatto che ciò avvenga in presenza o meno di un operatore.

Necessità di Formazione del Personale: È necessario investire tempo e risorse nella formazione del personale per garantire una corretta gestione e assistenza agli utenti. È chiaro però che, qualunque sia la mansione affidata all’operatore, egli/ella necessiterà sempre e comunque di adeguata formazione professionale.

Indisponibilità del CRM fuori dagli orari: chiaramente il cittadino deve attenersi a degli orari per poter conferire, perché gli impianti presidiati non possono essere sempre e comunque disponibili. È peraltro vero che, utilizzando soluzioni informatiche che tracciano giorni ed orari dei conferimenti, è possibile per l’ente gestore analizzare nel tempo le preferenze degli utenti e dunque ottimizzare gli orari di apertura e di presidio dei CRM ai soli “preferiti” dai cittadini, risparmiando così sul personale necessario al funzionamento dei CRM stessi.

Necessità di ampi spazi: In tutti i casi in cui, ad esempio nei grandi centri storici, non sia disponibile uno spazio adeguato alla realizzazione di un centro di raccolta materiale completo e presidiato, sarà chiaramente necessario optare per altre soluzioni, come ad esempio le isole ecologiche interrate ad accesso controllato. Ma questo tipo di struttura deve essere presa in considerazione solo in casi particolari e non può certamente essere considerata un’alternativa alla pari, considerati gli alti costi di installazione e manutenzione, la difficoltà nel misurare i livelli di riempimento e dunque di organizzare tempestivamente lo svuotamento, la scarsa flessibilità nel rimodulare la capienza delle varie frazioni una volta realizzato l’impianto, la minor qualità del conferito data la mancanza di supervisione, gli abbandoni illeciti in prossimità dell’isola, etc.

CRM: un pezzo importante del puzzle

I centri di raccolta materiali rappresentano uno dei 3 principali aspetti che, insieme alla raccolta porta a porta a frequenza fissa e la raccolta su chiamata, concorrono alla gestione ottimale del servizio di raccolta RSU.
Sebbene gli ecocentri presidiati non rappresentino un’opzione viabile nel 100% dei casi, l’investimento per la loro realizzazione è ampiamente giustificato dai benefici a lungo termine. La qualità superiore della raccolta, il coinvolgimento attivo del cittadino e la maggiore efficienza in termini di gestione dell’impianto, rendono gli ecocentri presidiati una scelta strategica per contribuire a una gestione ottimale e sostenibile dei rifiuti urbani.
Per contenere i costi e ottimizzare l’operatività giornaliera di centri raccolta materiali, è possibile dotarsi di giusti strumenti tecnologici di supporto, come ad esempio l’app ICOCerd di I&S, studiati appositamente per snellire e semplificare il lavoro degli operatori che presidiano gli impianti ed efficientarne la gestione. Tramite l’uso di questi strumenti è infatti possibile identificare gli utenti, registrare i conferimenti specificando frazione e quantità, segnalare in Centrale eventuali anomalie o manutenzioni da effettuare, gestire la consegna e il ritiro di attrezzatura e dotazioni e infine raccogliere tutta una serie di dati utili a ottimizzare la fruizione del CRM.

Scopri di più su ICOCerd e gli altri strumenti per ecocentri informatizzati di I&S.