Gestire la manutenzione di una rete (idrica, gas o di altra natura) non significa solo “chiudere i guasti”. Significa sapere dove intervenire, quando, con quali priorità e poterlo dimostrare a direzione, regolatori e cittadini, con dati oggettivi.
Nella realtà quotidiana di molte utility, però, la manutenzione è ancora spezzettata: il GIS è usato prevalentemente dall’ufficio tecnico, le segnalazioni viaggiano via telefono, email o chat, i ticket sono gestiti con strumenti diversi e scollegati, gli ordini di lavoro in fogli Excel e le squadre sul campo lavorano con indicazioni parziali o ricostruite a voce. Diventa difficile capire chi è intervenuto, su quale tratto di rete o asset, con quali tempi e risultati, e ancora più complesso alimentare in modo serio gli indicatori di qualità tecnica e giustificare investimenti e priorità.
Il patrimonio informativo esiste, ma è frammentato e, senza un flusso definito, la manutenzione resta soprattutto reattiva invece che proattiva.

La soluzione I&S per la manutenzione reti permette di:
Il tutto all’interno di un ecosistema integrato, modulare e integrabile (sia con il GIS I&S sia con cartografie e reti del cliente).
La base è un catalogo strutturato di rete e asset:
Ogni asset è georeferenziato e agganciato a un elemento di rete (ad esempio un punto di consegna). Questo permette, in fase di manutenzione, di collegare sempre l’intervento a una precisa porzione di rete e al suo contesto territoriale.
Grazie all’Help Desk tutte le segnalazioni – guasti, anomalie, richieste di intervento, verifiche periodiche – vengono raccolte e registrate come ticket, indipendentemente dall’origine e provenienza (operatori sul territorio/ richieste degli utenti / attività di manutenzione predittiva).
Ogni richiesta ha così una storia chiara, con “chi ha chiesto cosa, quando, attraverso quale canale, su quale asset o tratto di rete e con quale esito”.
Dai ticket si passa alla programmazione operativa. Grazie alla sala controllo webGIS è possibile:
visualizzare l’elenco delle richieste da pianificare, filtrabili per area, criticità, tipologia di servizio
generare gli ordini di servizio, con risorse assegnate (squadre, mezzi, terzisti)
pianificare gli equipaggi, con assegnazione delle missioni in base a disponibilità e competenze (skills) e possibilità di inserire schede extra pianificazione per interventi urgenti

Grazie alla progettazione GIS spinta, la programmazione può seguire logiche diverse:
per obiettivi: definizione di singoli punti/bersagli da raggiungere, con sequenza ottimizzata
per percorso: elenco puntuale delle vie o dei tronchi, da svolgere in una data sequenza
per copertura: progettazione per copertura territoriale di una zona, ad esempio per campagne di manutenzione periodica o straordinaria.
Questa flessibilità permette di gestire allo stesso tempo interventi puntuali (guasto su un tratto) e attività programmate (sostituzioni contatori, controlli estintori, ispezioni su aree critiche).
calendario delle lavorazioni assegnate e riepilogo delle attività da svolgere
dettaglio delle schede, con istruzioni operative, dati dell’asset e localizzazione su mappa
gestione dei tempi di esecuzione e delle pause, con misurazione automatica della durata del servizio
L’app supporta tutte le funzionalità necessarie per una vera rendicontazione digitale:
esecuzione del servizio dal campo, con esito per ciascun obiettivo
mappa obiettivi e navigazione, per guidare gli operatori lungo il percorso
acquisizione di foto, segnalazioni aggiuntive, motivazioni, letture e misure
firma digitalizzata, barcode scanner, lettura RFID UHF/NFC, georeferenziazione automatica
molteplici controlli implementati per evitare errori o dati incompleti.
Le attività vengono “esitate” sul campo, con motivazione dell’esito e delle eventuali mancate esecuzioni (accesso impedito, asset non trovato, condizioni non idonee, ecc.). Tutti i dati rientrano in tempo reale nella sala controllo, chiudendo l’anello informativo tra segnalazione, programmazione ed esecuzione. La componente di rendicontazione consente di monitorare il servizio e di produrre indicatori robusti per la direzione e per ARERA.
Tracciando nel tempo rotture, riparazioni, sostituzioni e interventi programmati per tratti di rete e per asset, la piattaforma costruisce una vera base dati storica.
Questi dati non restano “fermi” nel sistema: vengono utilizzati per:
individuare i tratti di tubazione e gli asset più critici, quelli che richiedono più interventi
impostare piani di manutenzione programmata mirati, non generici
alimentare indicatori di rischio (come l’indice IPC.L, che combina vetustà, pressione, materiale, contesto) e capire dove è più probabile che si verifichi una rottura.
In pratica si passa da una logica reattiva (“succede qualcosa e corro”) a una logica predittiva, in cui puoi decidere dove intervenire prima che il problema si manifesti.
Compliance più semplice: la digitalizzazione degli interventi alimenta in automatico gli indicatori di qualità tecnica (es. M2 ARERA) e la rendicontazione verso regolatori e direzione.
Interventi davvero tracciati: ogni richiesta, ordine di lavoro e missione è collegata a rete, asset, tempi e responsabili, senza buchi informativi.
Meno errori e meno fogli Excel: dati inseriti una volta sola, direttamente dal campo, con controlli automatici e stop alla ricopiatura manuale.
Fine dei silos tra reparti: tecnico, operations, qualità e front office lavorano sugli stessi dati, in uno strumento unico basato su GIS.
Vuoi vedere più da vicino come potrebbe supportare il tuo lavoro quotidiano?
Contattaci per una demo o per info su come digitalizzare il flusso di manutenzione della tua rete, dalla segnalazione alla chiusura dell’intervento.