A fine dicembre 2022 è uscita la nuova edizione del Rapporto Rifiuti Urbani a cura dell’ISPRA, un documento di interesse per moltissimi professionisti ed operatori del settore Ambiente, giunto alla sua ventiquattresima edizione.
Il rapporto fornisce una lunga ed interessante serie di dati in merito ai temi della produzione e raccolta dei rifiuti urbani, alla raccolta differenziata e alla gestione e smaltimento dei rifiuti urbani, con dati suddivisi per comune, provincia e regione oltre ad un quadro generale del contesto europeo.
Redatto grazie all’attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, il rapporto rivela una serie di notizie positive che fanno ben sperare nella continuazione di una serie di trend che si erano avviati negli anni scorsi in termini di gestione dei rifiuti urbani, raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti.
Allo stesso tempo il rapporto evidenzia come ci siano anche ampi margini di miglioramento, ad esempio in tema di riciclo e disponibilità di impianti sul territorio e il raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei in materia di rifiuti.
Dal rapporto si evince come la produzione di rifiuti urbani in Italia sia tornata a crescere nel 2021 (con un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al 2020). Dopo due anni di contrazione dovuti al covid19 infatti, il ritorno alla normalità del post-pandemia ha visto riprendere i ritmi normali di spostamento dovuti sia al pendolarismo che ai viaggi turistici, entrambi elementi che hanno aumentato la quantità di rifiuti urbani prodotti, come attesta il fatto che nei comuni con oltre 200 mila abitanti, l’incremento è più alto (+2,8%) della media nazionale.
C’è da sottolineare però come l’aumento della produzione di rifiuti urbani sia stato più contenuto rispetto a quello degli indicatori socio-economici quali PIL (+6.7%) e consumi delle famiglie (+5.3%) quindi la crescita rimane tutto sommato contenuta.
La media nazionale di kg pro capite prodotti nel 2021 è pari a 502 kg. Guardando al dato a livello regionale, la regione che meno rifiuti produce è la Basilicata mentre la meno virtuosa in termini di quantità (peso) di rifiuti prodotti è l’Emilia Romagna.
Analizzando lo stesso dato ma segmentandolo per province, le più virtuose risultano essere 4 province del Sud: Potenza è sul gradino più alto del podio con soli 337Kg a testa, segue Enna con 347 e, a pari merito, Benevento e Isernia con 370.
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Per quanto riguarda specificatamente la quota di rifiuti che viene attualmente differenziata, nel 2021 c’è stato un aumento di 1 punto percentuale per cui oggi mediamente in Italia vengono differenziati il 64% dei rifiuti urbani.
Osservando i dati suddivisi per zona geografica, si vede come il Nord sia sopra la media (71%), il Centro di poco sotto (60,4%) e il Sud invece si attesti intorno al 56%.
Il grafico per regione ci mostra come quasi la metà delle regioni italiane (9 su 20) abbiano raggiunto il traguardo del 65%, fissato dalla normativa per il 2012, di rifiuti differenziati, con il Veneto in testa seguito da Sardegna e Lombardia. Vicinissimi al traguardo sono invece Abruzzo Toscana e Valle D’Aosta.
Fanalino di coda la Sicilia ma con una nota positiva: nonostante sia ultima in classifica è una delle regioni che ha fatto registrare uno degli aumenti più consistenti (+4,7%) rispetto al 2020 e negli ultimi 5 anni ha addirittura raddoppiato la percentuale di raccolta differenziata.
Le province più virtuose sono invece tutte concentrate al Nord: Treviso mantiene saldamente la prima posizione con l’88,6% di raccolta differenziata, seguita da Mantova (86,4%) e Belluno (83,8%).
La ripartizione per frazioni della raccolta differenziata vede l’organico accaparrarsi il 39% del totale, seguito da carta e cartone (19,1%) , vetro (11,9%) , plastica (8,8%) e legno (5.3%).
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Anche i dati relativi alla quota di rifiuti conferiti in discarica sono positivi: pur rappresentando ancora il 19% del totale, mostrano una flessione del -3,4% rispetto al 2020 a livello nazionale, con un decremento di quasi 6 punti percentuali nelle regioni del Sud.
L’Emilia Romagna occupa il primo posto anche nella classifica dei maggiori produttori pro capite di rifiuti differenziati, seguita da Valle D’Aosta e Toscana.
Un dato particolarmente importante: negli ultimi 10 anni il ricorso alla discarica per lo smaltimento dei rifiuti si è ridotto del 52%, a dimostrazione dei passi avanti fatti in questo ambito in tempi recenti.
Per quanto riguarda invece i rifiuti inviati a incenerire, costituiscono nel 2021 il 18,3% del totale, con un incremento del 1,6% rispetto al 2020 su base nazionale.
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Andando ad analizzare invece i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la media nazionale si attesta sui 194,5€ pro capite, con un incremento di 8,9€ rispetto al dato relativo al 2020.
Il grafico relativo alla suddivisione per aree ci rivela come il Centro sia la zona con i costi più elevati (230,7€), il sud di poco più alto della media (202,3€) mentre al Nord il costo è mediamente pari a 174,6€ per abitante.
Le province con i costi di gestione più contenuti sono Catanzaro, Campobasso e Trento, tutte sotto i 180€ pro capite.
Nei comuni che adottano invece la TARIFFA PUNTUALE è interessante rilevare come il costo di gestione medio sia di 180,5€ , con uno scarto abbastanza significativo dati anche molto differenti da città a città.
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A fine dicembre 2017 ARERA, l’Autorità che già si era occupata di regolare i comparti elettricità, gas e acqua, è stata incaricata di occuparsi anche del settore Rifiuti.
La prima fase del cronoprogramma di ARERA (vedi fig. a lato) è durata quasi 3 anni, dal 2018 al 2021.
Inizialmente l’Autorità ha svolto indagini e consultazioni con tutti i principali player del ciclo dei rifiuti per raccogliere dati, informazioni e suggerimenti necessari a meglio comprendere le specificità del settore.
Una volta terminata la primissima fase conoscitiva, ARERA ha cominciato a delineare le modalità di attuazione dei servizi ed i requisiti di qualità nei confronti degli utenti.
Ha quindi emanato una serie di provvedimenti che riassumiamo di seguito (completi della data di entrata in vigore di ciascun documento):
Dei quattro documenti pubblicati, due in particolare sono stati specificatamente incentrati sulla qualità del servizio. Vediamoli nel dettaglio.
ARERA è un’autorità amministrativa indipendente che ha come obiettivi:
• garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nei servizi di pubblica utilità
• tutelare gli interessi di utenti e consumatori
Fu istituita inizialmente con la legge 14 novembre 1995, n.481 con l’acronimo AEEG “Autorità per l’Energia Elettrica e d il Gas”, in seguito alla decisione dell’Unione Europea di liberalizzare i settori energia elettrica e gas naturale. Successivamente, la Legge di Bilancio 2018, del 27 dicembre 2017 n.205, ha attribuito all’Autorità compiti di regolazione e controllo anche nel settore dei rifiuti, cambiandone il nome in ARERA, acronimo di Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. www.arera.it
Nel 2019 sono state emanate le prime indicazioni volte a tutelare gli interessi di utenti e consumatori con il TITR, il Testo integrato in tema di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti. Questo documento elenca infatti una lista di elementi informativi minimi che ARERA vuole siano garantiti agli utenti del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani. Troviamo ad esempio indicazioni su:
• Obblighi di trasparenza sui siti internet
• Informazioni generali sui documenti di riscossione
• Modalità di comunicazione agli utenti
• Pubblicazione dei dati della raccolta differenziata
Il TQRIF riporta una serie precisa e dettagliata di indicatori e di relative modalità di calcolo che interessano e impattano sull’operatività degli Enti Gestori. Vediamoli insieme:
• tempo di risposta alle richieste di attivazione del servizio;
• tempo di risposta alle richieste di variazione e di cessazione del servizio;
• tempo di consegna delle attrezzature per la raccolta;
• tempo di risposta motivata a reclami scritti;
• tempo di risposta motivata a richieste scritte di informazioni;
• tempo di risposta motivata alle richieste scritte di rettifica degli importi addebitati;
• tempo medio di attesa per il servizio telefonico;
• tempo di rettifica degli importi non dovuti;
• tempo di ritiro dei rifiuti su chiamata;
• tempo di intervento in caso di segnalazione per disservizi;
• tempo di riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare;
• puntualità del servizio di raccolta e trasporto;
• diffusione dei contenitori della raccolta stradale e di prossimità non sovra-riempiti;
• durata dell’interruzione del servizio di raccolta e trasporto;
• puntualità del servizio di spazzamento e lavaggio delle strade;
• durata dell’interruzione del servizio di spazzamento e lavaggio delle strade;
• tempo di arrivo sul luogo della chiamata per pronto intervento.
Lo standard minimo richiesto per ciascun indicatore dipenderà inoltre dallo schema regolatorio identificato/concordato tra Ente territoriale competente (ETC) ed Ente Gestore: al variare dello schema, variano anche i valori dei livelli di servizio richiesti.
Il TQRIF ha infatti istituito 4 schemi regolatori, riassunti in una matrice nell’art. 3 dell’allegato A del TQRIF (figura a seguire); entro il 31 marzo 2022, gli Enti territorialmente competenti sono stati chiamati a individuare, per ciascun gestore del servizio, uno specifico posizionamento nella matrice fornita da ARERA, calcolato a partire dal quanto previsto nel Contratto di servizio e/o nella Carta della qualità vigente/i.
Anche senza scendere nei dettagli di ogni singolo indicatore e schema regolatorio, risulta evidente l’intento di ARERA di definire delle KPI (key performance indicators) che possano rendere la qualità del servizio misurabile. Questo è un primo, importante e necessario passo per istituire anche nel mondo dei Rifiuti degli standard minimi, misurabili ed uguali per tutti, che gli Enti Gestori saranno chiamati a adottare, gradualmente ma senza tentennamenti.
Per finire, oltre ad indicatori e schemi regolatori, il TQRIF elenca anche una serie di elementi organizzativi, propedeutici al tracciamento dei dati e al miglioramento del servizio al cittadino, a carico dei gestori:
• Istituzione di uno sportello on line
• Istituzione di numeri verdi (assistenza ed emergenza)
• Pianificazione del servizio di raccolta rifiuti e lavaggio strade
• Verifica dello stato dei contenitori stradali
• Istituzione di appositi registri richiesti da ARERA
Nonostante ad oggi ARERA non abbia ancora comunicato nel dettaglio quali modalità di generazione e trasferimento dei dati andranno utilizzate, e neppure le specifiche per la generazione di porzioni dei registri da inviare alla stessa ARERA o all’Ente Territoriale di Controllo per predisporre le funzionalità di produzione di quanto richiesto, ciò non significa che si possa dormire sugli allori. Come è intuibile, la sfida è grande ed è essenziale un cambio di passo e in alcuni casi anche di approccio.
Se non si vuole mancare l’appuntamento con una Gestione dei Rifiuti 4.0, gli interessati dovranno prevedere:
– Adozione di una gestione contabile di tipo industriale, necessaria alla stesura dei PEF
– Adozione di tecnologie e software abilitanti che possano tracciare, raccogliere e registrare i dati necessari al calcolo degli indicatori
– Adeguamento dell’infrastruttura e degli asset aziendali
Per quanto concerne più specificatamente gli aspetti relativi alla misurazione della qualità del servizio, oggetto del TQRIF di ARERA e di questo articolo, uno dei principali scogli da superare è senz’altro quello della raccolta e tracciamento dei dati necessari alla misurazione degli indicatori.
Soprattutto in presenza di una gestione diversificata del servizio, recuperare tutti i dati può rivelarsi un esercizio difficile; proprio per questa ragione è essenziale dotarsi di strumenti adeguati, che possano semplificare e velocizzare questa attività.
Le caratteristiche che questi strumenti dovrebbero possedere sono:
• VERTICALIZZATI – ovvero disegnati specificatamente per il mercato Rifiuti e quindi già fortemente specifici
• INTEGRATI ED INTEGRABILI – che dialoghino fra loro in maniera lineare
• COLLABORATIVI – che consentano l’accesso alle informazioni a più attori, in maniera collaborativa, organizzata e stratificata, ovvero gestendo diversi livelli di accesso e autorizzazioni
• PLUG AND PLAY – cioè pronti all’uso per consentire un’implementazione e messa in opera rapida
• USER-FRIENDLY – quindi disegnati per agevolare l’adozione e utilizzo da parte di tutti gli attori coinvolti, siano essi cittadini/utenti, operatori del servizio rifiuti o dipendenti delle amministrazioni comunali
Queste sono le caratteristiche alle quali I&S si è ispirata per creare e migliorare la propria piattaforma integrata per la gestione di tutti gli aspetti relativi al servizio rifiuti.
Una soluzione completa, modulare, integrata ed integrabile in cloud che prevede:
• un potente Database centrale dove far confluire tutti i dati relativi ad utenze e contratti (DbW)
• una “Sala Controllo” dedicata al workforce & fleet managent essenziale per la pianificazione e rendicontazione del servizio (LeO)
• un Modulo CRM per la gestione delle richieste e segnalazioni da parte di cittadini e operativi di campo (Help Desk)
• uno Sportello Online, strumento privilegiato di comunicazione a due vie fra ente gestore e cittadino (SoL)
• Diverse app mobile, essenziali per l’ottimizzazione dei flussi di lavoro e la raccolta di segnalazioni direttamente dal campo (Taski, LeOCar, GEOReporter, BoxStar)
Sfoglia il depliant SMART WASTE oppure contattaci per una chiacchierata su come i nostri prodotti possono supportare gli Enti Gestori nell’adeguarsi alle normative in tema di qualità del servizio:
Leggi l’articolo uscito su GSA Igiene Urbana su “TQRIF di ARERA e la centralità della qualità del servizio al cittadino”
Chi siamo
I&S Informatica e Servizi s.r.l. è una società d’Ingegneria con conoscenze del Dominio Idrico e di Informatica Tecnica Territoriale e Partner tecnologico di riferimento per alcune Utilities italiane.
Come ti supportiamo
I&S mette a disposizione la propria 20ennale esperienza nel creare Sistemi GIS (Asset Management) orientati al rilievo e manutenzione del dato rendendo autonomo il cliente nella gestione del sistema dopo la fase di avviamento.
Abbiamo appena ultimato un impianto di Rete Idrica 3D con la relativa Distrettualizzazione e Modellazione per un compendio di 12 comuni e 50.000 abitanti, 634 Km, 21.000 tubazioni.
Gli elementi geometrici dei parametri M1b, M2 e M3 necessari a simulare le proposte progettuali dell’avviso PNRR vengono calcolati in automatico.
Il Manuale “RIVOLUZIONE TARIP Manuale d’Uso: dalla teoria alla pratica” è un trattato frutto di un più che ventennale periodo di approfondimento delle modalità e tecnologie abilitanti l’applicazione della Tariffa Corrispettiva.
Si tratta infatti di una raccolta ordinata d’informazioni, esposte in forma di “Manuale d’USO”, utili ad applicare le Tecnologie Abilitanti che, nel rispetto della definizione di “innovazione combinatoria”, risultano determinati per sviluppare il Processo TARIP sintetizzabile in 4 fasi temporali.
Il Manuale prova a descrivere come sia possibile passare indenni dal Modello di tipo Burocratico della TARI Patrimoniale ad un Modello di tipo Industria 4.0, necessario per la Tariffa Corrispettiva.
A copiare umilmente si rischia di sbagliare poco
Da mercoledì 6 a venerdì 8 marzo torna a Girona con la sua terza edizione #wasteinprogress, il Forum Internazionale sulla gestione dei rifiuti.
I&S Informatica e Servizi sarà presente per la prima volta alla Fiera con uno stand in area Business Expo e presso la Exhibition Area per presentare la piattaforma software e tutte le tecnologie RFID per la gestione della Raccolta dei Rifiuti con oltre 15 anni di specializzazione nel tema della Tariffa Puntuale.
Durante il Forum internazionale I&S avrà l’occasione di parlare della sua esperienza in uno speech dedicato il giorno giovedì 7 marzo ore 13.00.
Asse 1 – “Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione”.
Avviso 3 – “Sostegno per l’acquisto di servizi di consulenza e per l’innovazione aziendale”.
DESCRIZIONE PROGETTO
Il progetto fa parte di un programma di innovazione di prodotto e dell’organizzazione che I&S intende intraprendere per essere più competitiva ed essere identificata nel panorama nazionale tra le società leader nella fornitura di tecnologie ICT per la gestione dell’Ambiente/Rifiuti e la raccolta differenziata. Gli interventi nell’ambito del progetto sono stati i seguenti:
– Innovazione di prodotto.
– Sviluppo di un piano di marketing strategico ed operativo.
– Utilizzo di tecnologie open source, open e big data.
– Aggregazioni e reti di impresa.
Il Voucher digitalizzazione è una misura agevolativa per micro, piccole e medie imprese presenti su tutto il territorio nazionale, che prevede un contributo a fondo perduto tramite adozione di un voucher di importo non superiore ad euro 10 mila e nel limite del 50% del totale delle spese ammissibili.
Il voucher è utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ ammodernamento tecnologico.
Le domande per l’ottenimento del contributo dovranno essere presentate dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018, utilizzando esclusivamente la procedura informatica accessibile nella sezione
“Voucher digitalizzazione” del sito web del MISE (Ministero dello sviluppo Economico).
La spesa deve essere sostenuta solo dopo la comunicazione dell’avvenuta prenotazione del contributo, ed entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese le imprese sono tenute a presentare la documentazione che successivamente il ministero controllerà prima di determinare l’importo del voucher da erogare.
Richiedi un preventivo Maggiori dettagli
La staff I&S ringrazia tutti i partecipanti al nostro convegno dal titolo
“Decreto TARIP… chiarisce come misurare, semplifica alcuni passaggi ed apre nuove vie… un momento di approfondimento“ (maggiori info).
Al link a seguire potrete scaricare gli atti del convegno e vedere un breve video. Ci vediamo il prossimo anno ancora più numerosi.
Una serie di incontri formativi gratuiti in giro per l’Italia dove andremo a parlare di Raccolta Differenziata e Tariffa Puntuale con un particolare focus su modelli organizzativi vincenti, errori da non commettere e tecnologie da adottare.
Obiettivo dell’incontro è entrare nel merito dei seguenti argomenti ed informare i partecipanti
Perché I&S Informatica e Servizi di Trento è credibile e possiamo dire la nostra?
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22/05/2017 il decreto sulla misurazione puntuale per la determinazione della parte variabile della tariffa rifiuti (TARIP) del quale da tanto tempo si parla in quanto previsto al comma 667 dell’articolo 1 della legge 147/2013.
La norma è inserita nel gruppo di commi che disciplina la Tari e permette, in alternativa, di adottare una tariffa corrispettiva basata sulla misurazione, cosiddetta puntuale, dei rifiuti urbani e assimilati, conferiti al pubblico servizio. Le esperienze che già si contano sul piano nazionale sono tante: diversi comuni, principalmente della regione Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, da diverso tempo, ben prima della legge 147, applicano la tariffa corrispettiva senza però che una norma ufficiale abbia stabilito i requisiti minimi per definire il metodo di pesatura. Il risultato ha portato a sistemi diversi, più o meno puntuali, la cui sostenibilità, dinanzi a un eventuale giudizio sulla pretesa tariffaria, doveva essere ben argomentato, in presenza della diffusa convinzione di pagare solo per il rifiuto prodotto dal singolo.
Il nuovo DM (GU117-22.05.2017) conferma e sancisce quanto segue:
“La parte fissa, essenziale per garantire il finanziamento del servizio, non può che essere basata sui criteri del 158/99 …” [continua] FONTE – Carpenedo Cristina